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La direzione giusta

Si terrà il prossimo 15 novembre, a Roma, l’importante Assemblea Nazionale di Cida. Un’occasione preziosa per riunire, in presenza, l’ampio bacino della dirigenza italiana

Crescere oltre le crisi.

Un’affermazione che sentiamo ripetere spesso come auspicio per l’intero sistema produttivo italiano, messo a dura prova dall’ulteriore inasprimento delle crisi sugli inquieti scenari internazionali. Con riflessi gravosi anche per le famiglie, alle prese con un insostenibile caro-bollette e salari che perdono progressivamente il loro potere d’acquisto.

Di fronte a previsioni di crescita nazionale riviste al ribasso – solo +0,3% nel 2023 – e a un numero di Neet (Not in education, employment or training) che supera 3 milioni di unità nella fascia 15-34 anni, la tentazione di cedere alla rassegnazione può essere forte.

Ma è invece in momenti come questo che bisogna provare a “sfidare la complessità”, individuando soluzioni coraggiose che riescano a trasformare gli auspici in obiettivi realizzabili. Concentrandosi, ad esempio, su misure che abbiano la forza di restituire dignità al lavoro.

Proprio perché sono convinto che il nostro Paese abbia potenzialità enormi e non debba rimanere ingabbiato nelle difficoltà, ho accettato con entusiasmo l’impegnativo compito di guidare Cida, la grande confederazione che rappresenta circa 1 milione tra dirigenti e alte professionalità del settore pubblico e di quello privato.

Oggi più che mai, per capire in quale direzione andare, il Paese ha bisogno della dirigenza, delle migliori competenze che gli enti pubblici e le realtà private sono in grado di mettere in campo.

Dobbiamo infatti scongiurare il rischio che l’Italia rinunci al processo di modernizzazione che, su impulso degli impegni fissati nel Pnrr, abbiamo gradualmente intrapreso.

È tempo di reagire, di uscire dall’angolo in cui le crisi stanno cercando di mettere le tante imprese capaci di resistere tenacemente allo tsunami economico, ma bisognose adesso di un supporto ulteriore e cospicuo da parte delle istituzioni.

Forti della certezza che, solo se uniti, riusciremo a raggiungere l’ambizioso traguardo di un Paese inclusivo, innovativo e sostenibile, abbiamo in agenda per il prossimo 15 novembre, a Roma, l’importante Assemblea nazionale di Cida, che vedrà coinvolte tutte le dieci federazioni aderenti, a partire naturalmente da Federmanager.

L’evento rappresenterà un’occasione preziosa per riunire, in presenza, l’ampio bacino della dirigenza italiana e illustrare le linee programmatiche che sottoporremo all’attenzione dei nostri interlocutori, a partire dal nuovo Governo che si insedierà.

Parleremo quindi di cultura manageriale e nuovi modelli d’impresa, di welfare, di pubblica amministrazione, formazione, transizione ecologica e digitale, infrastrutture, parità di genere. In breve, del presente e del futuro che abbiamo in mente, attraverso proposte concrete che superino la ritualità delle parole di conforto.

L’Assemblea costituirà il polo di aggregazione delle risorse straordinarie che il mondo manageriale è capace di esprimere.

Siamo convinti della nostra visione e il 15 novembre ne discuteremo insieme.

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