Le varie riforme della previdenza pubblica hanno modificato radicalmente il sistema di calcolo dell’importo della pensione obbligatoria (INPS) passando progressivamente dal sistema retributivo a quello contributivo, per cui l’importo della pensione viene determinato dall’ammontare dei contributi versati durante la vita lavorativa e non più dalle ultime retribuzioni percepite.
Ne consegue che la prestazione di base (pensione Inps), diminuirà in maniera progressiva (anche sotto il 50%) rispetto all’ultima retribuzione percepita prima del pensionamento – cosiddetto “tasso di sostituzione”.
Per questo oggi è importante costruire una pensione complementare fin dall’inizio della carriera lavorativa; ritardare, anche di pochi anni, l’inizio dei versamenti integrativi significa poter disporre di un minor ammontare della prestazione finale (pensione complementare), che servirà a contrastare l’impoverimento della pensione obbligatoria.
Previndapi, dal 1990, gestisce le posizioni previdenziali di migliaia di dirigenti e quadri superiori della piccola e media industria allo scopo di fornire prestazioni di natura previdenziale aggiuntive ai trattamenti pensionistici di legge, nell’interesse degli aventi diritto e senza alcun fine di lucro.
Il Fondo opera in regime di contribuzione definita con capitalizzazioni dei contributi, trimestralmente versati dalle aziende e investiti in polizze assicurative che permettono una rivalutazione annua delle rendite.
Le prestazioni pensionistiche offerte da Previndapi sono legate a tre parametri: i contributi versati, la capitalizzazione dei rendimenti e l’età del beneficiario al momento della liquidazione della prestazione. In ogni caso, tale liquidazione garantisce a ciascun iscritto una rendita previdenziale aggiuntiva, che può anche essere parzialmente convertita in capitale liquidabile in un’unica soluzione.
Stando ai dati Covip – Organismo Istituzionale di Vigilanza della Previdenza Complementare – relativi allo scorso anno, le adesioni ai fondi pensione continuano ad aumentare, con iscritti saliti del 5,3% a quota 7,6 milioni, rispetto ai 22 milioni esistenti in Italia.
I dirigenti che hanno scelto di consolidare il proprio futuro con Previndapi sono 4.231, il tasso di rendimento medio garantito negli ultimi 3 anni dal Fondo è 3,51%. Un risultato cha ha assicurato un forte e costante consolidamento delle prestazioni di ciascun iscritto, e che diventa ancor più significativo alla luce dell’andamento del mercato finanziario mondiale. Inoltre, estendendo ulteriormente l’analisi delle performance ottenute dal Fondo fino ad oggi, i dati evidenziano uno spread costantemente positivo rispetto alla rivalutazione del TFR di legge, fermo a 1,49%.
* Direttore generale Previndapi