Sarà che si può entrare solo in tre alla volta, ma la fila davanti al negozio Bike & Mountains, Rovereto (TN), si distende ben oltre il parcheggio del negozio. Una trentina di persone da quasi un’ora attende di entrare per poter acquistare una bici. «Comprerò una Cannondale elettrica», spiega Mario, 53 anni, venuto fin da Trento. «Là il negozio da cui mi rifornivo ha già venduto tutto lo stock e con i ritardi della produzione dovuti alla chiusura per pandemia non ci sono nuovi arrivi previsti, se non dopo il 15 giugno». Il sole è ostinato nonostante sia ancora fine maggio. L’orario di chiusura di Bike & Mountains si avvicina ma la fila rimane lunga. «Credo dovremo fare un po’ di straordinari», dice uno dei ragazzi addetti alle vendite. Per molti la ragione di questo boom sono gli incentivi statali, il bonus da 500 euro per l’acquisto di bici e monopattini promessi dal governo con un plafond da 120 milioni di euro, a cui si possono aggiungere sia bonus provinciali che privati. La Provincia autonoma di Trento ad esempio ha messo a disposizione 600 euro per le bici elettriche e 100 euro per le city bike (escludendo mountain bike e bici da corsa), mentre lo storico marchio Bianchi ha previsto un bonus da 500 euro per l’acquisto di e-bike come la T-Tronik Performer, dal 30 maggio al 31 agosto.
Insomma doveva essere un anno mediocre per le due ruote e invece sarà boom. Secondo le stime si potrebbero vendere fino a mezzo milione di bici in più rispetto al 2019, con circa 1,5 milioni di cicli venduti al dettaglio. Tante le e-bike e city bike, segno che ad usare gli incentivi saranno soprattutto coloro che vogliono impiegare la bici come mezzo di trasporto alternativo nelle città, per fuggire al traffico congestionato e ai mezzi pubblici al 25% del volume passeggeri trasportabile. Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Confindustria Ancma, intervistato dal Sole 24 Ore, spiega «l’incentivo medio erogato, che non può superare il 60% del prezzo della bicicletta, sarà pari a 300 euro». Quindi bici di media gamma soprattutto, per spostamenti di lavoro. Ma non esclusivamente.
Secondo le stime si potrebbero vendere fino a mezzo milione di bici in più rispetto al 2019
Per Davide Brambilla, Ad Trek Italia, «maggio è stato in assoluto il mese migliore di fatturato negli ultimi anni. Già ai primi di aprile arrivavano segnali da Cina e Australia di un incremento importante. La gente usa meno il trasporto pubblico ma è anche diventata più attenta all’inquinamento, un fenomeno accelerato dal Covid-19». Una situazione che ha mandato in fibrillazione tanti produttori e venditori di tutta la filiera. «Aumentano le vendite di bici elettriche ma anche di accessori, come caschi e vestiti da ciclismo», continua Brambilla. «Noi di Trek abbiamo svuotato in pochi giorni i magazzini centrali europei, incredibile».
Davide Brambilla, country manager di Trek Italia
Aumento vertiginoso anche delle vendite di monopattini. A Roma l’assessore alla mobilità Pietro Calabrese parla di cambiamento epocale. «Non mi aspettavo questo boom dei monopattini elettrici. Ci sta dando una mano incredibile in città, dove abbiamo registrato il 70% in meno di traffico veicolare per il coronavirus». Nilox, brand italiano del gruppo Esprinet, sta vivendo un momento di grande crescita. «Oggi più che mai, gli italiani sono alla ricerca di mezzi ecologici per muoversi in città con facilità ed evitando i mezzi pubblici. I monopattini, ma anche le bici elettriche, sono la risposta all’esigenza sia di chi deve percorrere l’ultimo miglio sia di chi invece deve affrontare percorsi più lunghi», spiega a Progetto Manager Giovanni Testa, Business operations manager di Esprinet e responsabile del brand Nilox. «Da aprile abbiamo potuto constatare un aumento della domanda di questi prodotti ma siamo convinti che il bonus mobilità darà una forte spinta al mercato, per cui ci aspettiamo una crescita double-digit». A guidare le vendite prodotti come il Doc Twelve, monopattino con ruote da 12”, adatto anche per i percorsi più lunghi e impegnativi.
«Ci attendiamo un impatto positivo su tutta la filiera, inclusa quella del cicloturismo», spiega Paolo Pinzuti, Ceo della società di consulting, Bikenomist. «Nei prossimi mesi si favoriranno soprattutto vacanze di prossimità, soprattutto outdoor, date le difficoltà di andare all’estero e i meno giorni di ferie. Ci si recherà in provincie adiacenti, soprattutto nei grandi centri abitati, rinunciando ad aerei e treni a lunga percorrenza». Bike hotel, bike-rental, ciclo-guide ma anche camping, rivenditori di attrezzatura da bikepacking e tende. Sono tanti i segmenti che vedranno importanti benefici. «Noi abbiamo ricevuto tantissimi ordini dai noleggi di bici» – spiega Brambilla di Trek – «è un segnale che si stanno attrezzando per il cicloturismo e prevedono una crescita importante della domanda». Un segmento da guardare con attenzione. «C’è un allineamento dei pianeti, con un grande fermento tra gli operatori del segmento», continua Pinzuti. «Il cicloturismo, già fortemente sviluppato negli ultimi anni, crescerà ancor di più. Questo fermento porterà a rivoluzionare tante destinazioni turistiche. Da questo boom non ci guadagneranno solo i produttori di bici».
L’impatto positivo è su tutta la filiera, incluso il cicloturismo. Saranno rivoluzionate le destinazioni turistiche