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Tesori d’Italia

Cinquant’anni dopo la scoperta dei “Bronzi di Riace”, uno straordinario ritrovamento a San Casciano dei Bagni scrive una nuova pagina nella storia dell’archeologia.

Oltre 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, 5 mila monete in oro, argento e bronzo, ex voto e molti altri oggetti risalenti a 2.300 anni fa. Sono queste le eccezionali scoperte restituite dalla campagna di scavo iniziata nel 2019 presso l’antica vasca sacra della sorgente del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni. Un tesoro dal valore inestimabile che ha arricchito il nostro patrimonio culturale e artistico e che ha attirato in poco tempo l’attenzione di tutto il mondo.

Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni

Ne parliamo con Agnese Carletti, prima cittadina del comune toscano che in questi ultimi anni ha assistito in prima persona alle sorprese riportate alla luce da esperti archeologi, fino alla più clamorosa di tutte.

I bronzi stanno richiamando interesse anche dal punto di vista immobiliare. Il nostro obiettivo rimane quello di contrastare lo spopolamento e favorire nuove attività.

Sindaca Carletti, cosa rappresenta questo avvenimento per il comune di San Casciano dei Bagni, la cui storia è da sempre legata alle sorgenti termali, già frequentate in epoca romana?

La scoperta di questo deposito di statue rappresenta, sia per il nostro comune che per l’intero Paese, non soltanto un’opportunità di conoscenza della nostra storia e della nostra vera identità, ma anche un motore di sviluppo, un’occasione di rinascita del territorio. Un esempio di come, anche da una piccola comunità composta da poco meno di 1.500 abitanti, si possa costruire, tramite il valore dell’arte e della cultura, un futuro che dia possibilità concrete sia in termini lavorativi ma anche sociali ed economici.

Ma questo rinvenimento è solo la punta dell’iceberg di un progetto ben più ampio e che ha radici profonde: un grande lavoro di squadra che ha portato alla firma di un accordo di valorizzazione tra il Comune, il Ministero della Cultura, la Regione Toscana e l’Università per Stranieri di Siena. L’accordo prevede di dare vita, qui a San Casciano dei Bagni, a un museo contemporaneo che sia anche laboratorio, un parco archeologico e un hub di ricerca universitaria internazionale nel quale gli studenti possono essere liberi di esprimersi. È indubbio che il ritrovamento dei bronzi abbia dato una spinta significativa nel raggiungimento di questi obiettivi.

San Casciano dei Bagni già fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia e vanta il marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera arancione conferito dal Touring Club Italiano. Con la scoperta dei bronzi, poi, il valore di questo comune avrà subìto un’impennata. È già possibile stimare l’impatto che questa scoperta ha avuto sul turismo locale?

San Casciano dei Bagni è un comune che da sempre vive di turismo, con circa 60 mila presenze all’anno dovute principalmente alle sue acque termali dalle molteplici proprietà e che richiamano visitatori da ogni parte del mondo. I bronzi, come tutti gli altri oggetti emersi, hanno destato un richiamo in più, tanto che negli ultimi mesi è stato registrato un maggiore interesse, anche dal punto di vista immobiliare, nella zona: un’opportunità che dovremo gestire bene in quanto il nostro primo obiettivo rimane quello di contrastare lo spopolamento di questo piccolo luogo di provincia e di favorire l’apertura di nuove attività che offrano servizi adeguati ai residenti e ai turisti. E poi ci sono i giovani. Sono circa 50 i ragazzi e le ragazze che hanno studiato gli scavi contribuendo a far riemergere i reperti. E potrebbero essere proprio loro i protagonisti del futuro di San Casciano dei Bagni. Ecco perché il nostro impegno è quello di garantire le condizioni migliori affinché le giovani generazioni riescano ad apprezzare le bellezze racchiuse in San Casciano, trovando in esso un posto dove poter vivere, lavorare, fare esperienza.

“Gli Dei ritornano”: si intitola così la mostra inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 23 giugno al Quirinale e in cui per la prima volta sono stati esposti i bronzi al pubblico. Sia lei che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avete partecipato a questo momento significativo per la storia culturale d’Italia. Che viaggio racconta l’esposizione?

Esporre i nostri bronzi nelle stanze del Palazzo del Quirinale, la casa di tutti gli italiani, è per noi motivo di orgoglio e gratitudine, specie se a inaugurarla è stato il Capo dello Stato Mattarella, a dimostrazione di quanto sia lui che il ministro della Cultura Sangiuliano abbiano creduto nel progetto che stiamo portando avanti. La mostra parla di un viaggio attraverso i secoli, un percorso che parte dall’età del bronzo fino a quella imperiale, alla scoperta delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi. Il visitatore percepisce nell’immediato la bellezza, e allo stesso tempo, il mistero di queste creazioni artistiche venute da lontano che raccontano una storia ricca di riti e culti. Un file rouge che unisce passato e presente, antico e moderno, rendendo vivo il nostro patrimonio culturale. Al termine dell’esposizione al Quirinale, il prossimo 23 ottobre, il centro storico di San Casciano dei Bagni ospiterà permanentemente i bronzi presso il palazzo dell’Arcipretura, acquistato con i fondi del ministero del ministero della Cultura. Una vera e propria sfida ma anche un’occasione, quella di costruire un polo culturale che rilanci il turismo nei borghi.

San Casciano dei Bagni ospiterà i bronzi presso il palazzo dell’Arcipretura, acquistato con i fondi del Mic: è un’occasione per rilanciare il turismo nei borghi

Proprio a maggio 2023 è stata eletta Presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, unione che conta 10 comuni in provincia di Siena. Quali sono i progetti e le iniziative principali che porterà avanti durante il suo mandato per preservare l’autenticità dei nostri borghi e garantire un turismo sostenibile?

La Valdichiana Senese è un territorio molto ampio che abbraccia una popolazione di circa 60 mila abitanti. La nostra forza, come Unione, risiede nel lavorare tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune. Le iniziative per le quali ci stiamo battendo sono molte e concrete. A partire dal ripristino dei servizi essenziali per i nostri cittadini come la fermata dell’Alta Velocità alla stazione di Chiusi e il potenziamento generale di questa stazione ferroviaria, necessaria per rendere raggiungibile il borgo dove verrà installata l’esposizione archeologica. E poi la sfida di candidare la Valdichiana Senese a capitale italiana della cultura 2026, un progetto ambizioso che potrebbe finalmente mettere in mostra la vera identità culturale della zona garantendo una crescita economica e implementando il benessere individuale e collettivo.

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