Si sottovaluta, ma esiste una applicazione di Industry 4.0 che è strettamente connessa al ruolo specifico che va assumendo il welfare aziendale. Se la digitalizzazione “divora” ormai a grande velocità i vecchi modelli di business, il sistema articolato governo-imprese-sindacati ha finalmente compreso la valenza “distruttiva” dei cambiamenti ormai noti come Industria 4.0 e sta avviando il confronto in modo consequenziale.
La disintermediazione che le informazioni digitali imprimono alla catena rappresentata da produzione, distribuzione e consumo, come riferito recentemente da “Il Sole 24 Ore”, andrà infatti gestita con una profonda ristrutturazione delle competenze del capitale umano.
Se l’obiettivo è accrescere la competitività, all’interno delle aziende il vero salto in avanti è la condivisione dei risultati: questo può rappresentare il filo conduttore delle rinnovate relazioni industriali.
Proprio nell’epoca di Industria 4.0, in cui innovazione, velocità, cambiamento sono i paradigmi della moderna manifattura, si tratta di entrare in una nuova dimensione in cui ad essere sfruttate sono le potenzialità del welfare aziendale (aumento di produttività per le imprese e buste paga più importanti per i lavoratori) e in cui vengono attivati percorsi di apprendimento continui per preparare, vecchi e nuovi assunti, al nuovo lavoro 4.0.
Stando all’Osservatorio Enterprise Application Governance, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, il 75% delle medie e grandi imprese italiane sta modificando il proprio modello di gestione dell’informatica aziendale. Tra queste, il 29% sta rivedendo lo schema organizzativo dell’Information Technology, il 40% sta introducendo nuovi processi e strumenti, il 36% sta modificando le modalità di relazione con il business e il 22% sta inserendo nuove figure e competenze. Soltanto un’azienda su quattro è rimasta immobile davanti alla rivoluzione digitale in corso.
Fatta questa doverosa premessa, va sottolineato come Assidai è tra coloro che, già da diversi anni, ha intuito la portata e soprattutto i vantaggi per i propri iscritti legati al processo di digitalizzazione del business.
Il Fondo, in un lasso di tempo relativamente breve, ha adottato nuovi sistemi informativi e implementato una trasformazione digitale per ridurre l’utilizzo della carta in tutti i processi organizzativi e automatizzare i processi di comunicazione e gestione degli archivi. Inoltre, con l’invio delle richieste di rimborso delle spese mediche online, si è massimizzata l’efficienza del Fondo nella lavorazione delle pratiche, guadagnando in termini di tempi e di costi: allo stesso tempo gli iscritti possono visualizzare e monitorare in tempo reale lo status di lavorazione delle pratiche e le tempistiche di rimborso delle richieste presentate. In sintesi, digitalizzare il business e ridurre i costi ha permesso ad Assidai di migliorare notevolmente i servizi offerti ai suoi assistiti, ponendosi al tempo stesso come soggetto di innovazione nel contesto del piano di rivoluzione digitale che interessa manager, imprese e parti sociali. In questo senso Assidai si candida a giocare un ruolo sempre più importante nel sistema Federmanager.
a cura di Assidai