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La certificazione come traguardo

Una spinta propulsiva alla carriera e un volano per le prospettive future. Ecco come Paolo Vitiello qualifica il suo percorso di innovation manager certificato

“Nell’era dell’Industria 4.0, puntare sull’innovazione è una necessità per il Paese e un’opportunità da non perdere per i professionisti che vogliono rimanere aggiornati e competitivi”. Paolo Vitiello, ingegnere con una decennale esperienza alle spalle, è uno degli innovation manager certificati da Federmanager pronti a offrire supporto alle Pmi che vogliono investire sulla trasformazione digitale e tecnologica.

A valle dell’entrata in vigore del decreto legge del ministero dello Sviluppo economico che disciplina il voucher con il quale avvalersi della consulenza di esperti del settore, ha raccontato ai nostri microfoni la sua esperienza con il programma di certificazione di Federmanager. “In un mercato in continua evoluzione – spiega – la certificazione delle competenze è un traguardo per noi dirigenti, oltre a essere un veicolo per assicurare trasparenza e affidabilità alle imprese”.

Vitiello oggi collabora con il Digital Innovation Hub del Lazio, Cicero, l’organizzazione creata da Confindustria nell’ambito del piano nazionale Industria 4.0 a sostegno del percorso di digitalizzazione delle aziende e sta seguendo un progetto di manutenzione predittiva basato sull’intelligenza artificiale e sui sistemi di IoT per un importante operatore di telecomunicazioni.

In un mercato in continua evoluzione la certificazione delle competenze è un veicolo per assicurare trasparenza e affidabilità alle imprese

“L’essere un esperto certificato è stato sicuramente un volano per le mie prospettive professionali”, sottolinea. Tutto questo, infatti, è il risultato di un percorso iniziato nel 2017 e composto da tre step: un assessment iniziale, una fase di formazione divisa tra ore in aula e in azienda e, infine, la certificazione di Rina, necessaria alla verifica delle competenze sulla base di un preciso disciplinare. “Un manager di esperienza – conclude – gestisce e partecipa spesso a progetti d’innovazione: proprio per questo avere un attestato che riconosce le proprie skill, anche agli occhi del Mise, è una spinta propulsiva e senza precedenti alla carriera”.

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