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Energia in rete

Integrare la sostenibilità nelle scelte di business. Ecco i tre assi su cui il Gruppo Enel sta concentrando le attività: decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione delle infrastrutture

Come azienda globale del settore energetico, leader nel processo di lotta ai cambiamenti climatici e di protezione dell’ambiente, Enel ha preso parte alla Cop21 di Parigi, in cui 195 Paesi hanno sottoscritto impegni di riduzione della CO2 per contenere entro 1,5 gradi l’aumento della temperatura terrestre e sarà presente alla prossima Cop26 di Glasgow, da cui attende possibili risultati positivi, nonostante la consapevolezza che i negoziati saranno particolarmente impegnativi.

Prevediamo che l’esito della Cop26 sarà influenzato in particolare da tre fattori chiave:

  • la prospettiva della ripresa economica dalla pandemia in corso, in quanto la crisi stessa è destinata ad ostacolare l’ambizione di diversi paesi alle prese con la lotta contro il Covid-19. Di contro, la mobilitazione di significative risorse economiche pubbliche per rilanciare l’economia può accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni e sostenere una maggiore ambizione climatica;
  • la ri-adesione degli Stati uniti all’accordo di Parigi nel 2021, grazie al quale si è riacquisito un importante alleato per la spinta indicata dall’Unione europea;
  • l’emergere di nuove tensioni geopolitiche a livello globale, con i rapporti tra l’Ue, la Cina, gli Usa e altri attori globali che influenzeranno senza dubbio i negoziati della COP26.

In questo contesto, il contrasto al cambiamento climatico in primis, ma anche l’accesso all’energia e all’educazione ed il contributo allo sviluppo socio-economico delle comunità dei paesi in cui opera, sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (Sdgs) su cui Enel si è impegnata. In particolare, il Gruppo Enel intende ridurre dell’80% le proprie emissioni dirette entro il 2030, rispetto al 2017, in linea con l’obiettivo degli 1,5°C, come certificato dalla Science based targets initiative (Sbti) e si è dotato di un obiettivo di decarbonizzazione del proprio mix di generazione di energia elettrica entro il 2050, con la completa eliminazione di emissioni di CO2, comprese le emissioni dirette ed indirette, lungo tutta la catena del valore.

Al fine di concretizzare tali impegni Enel ha elaborato un piano decennale, che integra completamente la sostenibilità nelle scelte di business e che si basa su tre assi fondamentali: decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione delle infrastrutture, e in particolar modo delle reti. L’aumento delle rinnovabili, la volontà di diventare fornitori energetici di riferimento e l’installazione di reti sempre più affidabili sono dunque i nostri obiettivi. Sul fronte della decarbonizzazione, Enel prevede di realizzare entro il 2030 145 GW di capacità rinnovabile. Il piano di sviluppo avviato in Italia prevede una sostituzione progressiva entro il 2025 degli attuali impianti a carbone con nuova capacità da fonti rinnovabili in tutto il territorio nazionale, impianti di accumulo e nuovi impianti a gas nei siti in cui Enel oggi è presente nella misura strettamente necessaria per garantire la sicurezza del sistema elettrico italiano. Anche per la centrale a carbone “Grazia Deledda”, in Sardegna, nell’area di Portovesme, Enel intende completare la chiusura all’interno di un progetto più ampio per fare della regione una vera a propria “isola verde” entro il 2030, attraverso una produzione energetica a zero emissioni e l’elettrificazione di attività e consumi.

Il piano di sviluppo avviato in Italia prevede entro il 2025 una sostituzione progressiva degli attuali impianti a carbone con nuova capacità da fonti rinnovabili in tutto il territorio nazionale

Enel svolgerà un ruolo abilitante nel processo di elettrificazione in Italia, accelerando l’accesso dei clienti alla sostenibilità e all’efficienza energetica, unendo l’offerta di prodotti tradizionali a servizi che vanno oltre la sola fornitura di elettricità (“beyond commodity”). L’attività trarrà vantaggio da un’accresciuta base clienti a livello mondiale, dalle piattaforme digitali e da un crescente portafoglio integrato di offerte. Tutto ciò porterà a un rilevante incremento del customer value. Lo sviluppo di piattaforme in questo contesto permetterà infatti di utilizzare meglio i dati e di ottenere una maggiore efficienza operativa. Reti sempre più digitali, intelligenti, flessibili e resilienti in grado di contenere le conseguenze dei cambiamenti climatici e mantenere allo stesso tempo una elevata qualità del servizio.

In tale ottica, dei 160 miliardi di euro totali previsti dal piano, ben 60 sono dedicati alle reti. Gli investimenti, che consentiranno di aumentare la nostra base clienti, sono essenziali per permettere la crescita dell’energia che vi transita, per garantire l’incremento della quota di rinnovabili in ingresso, per favorire la crescita degli attori che partecipano attivamente nella rete. Ma soprattutto per migliorare la qualità del servizio per i nostri clienti. La peculiarità del nostro piano è quella di voler avere un modello che alla crescita degli investimenti non faccia corrispondere un incremento del costo per gli utenti finali. Digitalizzazione, evoluzione della rete e del modo con il quale la gestiamo, investimenti mirati, sono queste le leve che ci consentiranno di riuscire nell’impresa.