Costruire l’innovazione

Il piano Impresa 4.0 sta consentendo al made in Italy una piena competitività sul mercato internazionale con una rinnovata attenzione agli standard dettati dall’economia circolare

Con 400 imprese, 32.000 addetti e 7 miliardi di produzione nel 2018, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione recita un ruolo di primo piano sullo scenario internazionale e i risultati registrati sono davvero significativi: nel mondo le aziende del nostro Paese si piazzano al terzo posto tra gli esportatori e al quarto tra i produttori del settore.

Questi importanti traguardi raggiunti sono diretta conseguenza delle caratteristiche che contraddistinguono, da sempre, il made in Italy: rapida flessibilità, elevatissimi standard tecnologici, specifica personalizzazione dell’offerta e attenzione al servizio che si traduce in un’accurata assistenza post vendita e in un dialogo costante con il cliente.

A queste si aggiunge adesso il contenuto digitale e di interconnessione secondo l’approccio del piano Industria 4.0, oggi più che mai recepito nei nostri sistemi, grazie al quale è possibile assicurare una gestione intelligente e sostenibile degli impianti che si dotano di queste macchine di ultima generazione.

Con la diffusione di Industria 4.0, le macchine utensili sono attualmente sistemi estremamente flessibili, capaci – attraverso il relativo software – di rapide e continue riconfigurazioni, indispensabili per elaborare e attivare nuovi e differenti processi produttivi, assicurandone in primis velocità e qualità.

Sono macchine dotate di sensori e sistemi di visione capaci di registrare i dati e verificare se il processo produttivo è in linea con gli standard definiti o se, al contrario, è necessario intervenire subito per correggere o migliorarne le performance. Le importanti innovazioni introdotte in forza del piano Industria 4.0 producono, tra gli altri, effetti evidentemente positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La trasformazione digitale dell’industria italiana è stata infatti notevolmente stimolata e sostenuta dal piano nazionale Industria 4.0, successivamente Impresa 4.0, che – oltre ad aver favorito la riattivazione degli investimenti in beni industriali bloccati per troppo tempo – ha permesso il ripensamento dei modelli di business delle imprese italiane anche in funzione della sostenibilità. Un criterio ormai imprescindibile per consentire al made in Italy la piena competitività sul mercato internazionale rispetto ai competitor esteri e per rispondere efficacemente ai nuovi standard produttivi dettati dall’economia circolare.

Consideriamo l’inclusione dei parametri di sostenibilità come uno degli obiettivi che perseguiamo con maggiore attenzione

L’inclusione dei parametri di sostenibilità è, da sempre, uno degli obiettivi perseguiti con maggiore attenzione da Ucimu – Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e dei prodotti a questi ausiliari (CN, utensili, componenti, accessori) che ho l’onore di presiedere.

Ucimu – Sistemi per produrre, da oltre 70 anni si propone di rappresentare e tutelare gli interessi della categoria, promuovendo la crescita e la diffusione della cultura imprenditoriale con l’offerta di servizi costantemente aggiornati alle esigenze delle imprese del settore e interloquendo direttamente con le autorità e le istituzioni italiane e estere, per sottolineare istanze e punti di forza del settore della macchina utensile.

< Articolo Precedente