Competenze per l’industria. Un compendio

Questo numero monografico di Progetto Manager è dedicato alla prima, storica, Assemblea Nazionale di Federmanager, che si è svolta lo scorso 6 maggio a Roma, nella cornice suggestiva dell’Auditorium Parco della Musica.

Con oltre 500 stakeholder in sala coinvolti in un momento di networking e di accreditamento pubblico dell’organizzazione, la Federazione dei manager dell’industria ha puntato i riflettori su innovazione e competenze manageriali, due elementi rappresentati come chiavi di volta per intercettare in modo strutturato i labili segnali di ripresa che si intravedono nel tessuto produttivo italiano.

Sotto lo slogan “competenze per l’industria”, Federmanager ha presentato un’elaborazione dei dati Inps relativi alla situazione manageriale del 2015 da cui è risultato che le aziende industriali con almeno un dirigente in organico sono state 16.527, su un totale di quasi 300mila censite. Nonostante nel complesso il 2015 sia andato meglio del precedente, con un delta occupazionale meno accentuato, si è registrato ancora un sostanziale deficit di managerialità nell’industria italiana, sia nei settori più tradizionali composti prevalentemente da PMI a carattere familiare, sia in quelli più innovativi costituiti da nuove imprese, fisiologicamente di piccole dimensioni, start-up e imprese ad alta sperimentazione tecnologica.

Con l’obiettivo di valorizzare il contributo dei manager nell’economia e nella società e di porre le basi per lo sviluppo dell’industria degli anni a venire, Federmanager ha presentato il proprio punto di vista su una serie di questioni urgenti, lanciando messaggi precisi ai decisori e al governo.

In apertura di questo numero si propone dunque un estratto della relazione del presidente federale, Stefano Cuzzilla che, inaugurando i lavori assembleari, ha declinato il principio dell’innovazione in tutti gli ambiti di interesse tracciando le linee guida delle azioni da intraprendere per far ripartire il Paese.

Subito dopo la relazione di Cuzzilla, esaustivi e coerenti gli interventi delle istituzioni chiamate a partecipare al dibattito sul management italiano e sulle chances di sviluppo del mondo produttivo italiano.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha presentato una posizione chiara orientata alla valorizzazione del management, sia in ambito pubblico sia privato, illustrando tutte le politiche che il suo ministero sta introducendo per innovare il sistema salute.

A seguire, l’intervento del Ministro plenipotenziario degli Esteri Carlo Formosa e il contributo di Maurizio Casasco, Presidente della Confapi.

Hanno preso poi la parola il Presidente Cida, Giorgio Ambrogioni, e il presidente Prioritalia, Marcella Mallen.

Le conclusioni del Sottosegretario al Mef, Pier Paolo Baretta, hanno restituito infine una lettura economica esaustiva della situazione italiana e dei provvedimenti in corso di attuazione.

Chiusa la parte dei saluti istituzionali, si è aperta la tavola rotonda moderata dal vice direttore del Corriere della Sera, Antonio Polito. A discutere sul tema “Fare industria: quali competenze per ripartire” si sono alternate personalità di rilievo che hanno portato ciascuna l’esperienza professionale e umana maturata nel proprio osservatorio privilegiato. Una sintesi dei loro interventi è riproposta alle pagine seguenti, con l’intenzione che il proficuo dibattito avviato in Assemblea possa continuare tra i lettori di questa rivista.