Ecobonus “ordinario”, sisma bonus e superbonus 110% sono un complesso di misure che sembra ispirato a un’unica ratio: stimolare l’economia reale. Il sottosegretario di Stato, Riccardo Fraccaro, ci lavorava da prima dello scoppio della pandemia. «Serviva una misura shock», dice, riconoscendo che con l’emergenza Covid-19 «è maturata nel Governo la consapevolezza che uno strumento di questo tipo, senza precedenti, potesse rappresentare il pilastro fondamentale per il rilancio economico del Paese».
Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri
Il 15% degli edifici italiani è nato prima del 1918 e circa il 65% costruito precedentemente alla prima legge che introduceva criteri per il risparmio energetico. Sottosegretario, avete calcolato quale potrebbe essere il beneficio in termini ambientali ed economici per le famiglie?
Questo è esattamente il problema del nostro parco immobiliare: la gran parte degli edifici presenta una bassissima efficienza energetica, con la conseguenza che i cittadini pagano bollette molto care. Inoltre, il settore immobiliare residenziale è uno dei settori, numeri alla mano, più inquinanti del nostro Paese. Vogliamo totalmente rivoluzionare questa situazione. Lo Stato ha oggi l’obiettivo di far ristrutturare gratuitamente le abitazioni di tutti i cittadini, a prescindere dalla loro condizione reddituale o patrimoniale. Nel solo 2019 i risparmi energetici ottenuti grazie agli interventi effettuati con l’ecobonus ordinario sono stati pari a 1.2 GWh/anno. Un risultato importante, che grazie al superbonus ci aspettiamo possa crescere considerevolmente. In base alle stime sui primi cantieri che sono partiti, un intervento complessivo di riqualificazione energetica può produrre risparmi sulle bollette anche del 40%. Immaginiamo questi numeri, se proiettati su scala nazionale, cosa possano significare in termini di impatto ambientale ed economico.
Nel solo 2019 i risparmi energetici ottenuti grazie agli interventi effettuati con l’ecobonus ordinario sono stati pari a 1.2 GWh/anno
Ora che sono arrivati in Gazzetta anche gli ultimi decreti attuativi, il quadro normativo sulle detrazioni del 110% è finalmente completo?
Assolutamente sì. Grazie alla pubblicazione dei decreti ministeriali, della circolare e dei provvedimenti dell’Agenzia delle entrate, il sistema è pronto a partire. Continueremo, come già facciamo quotidianamente, a interloquire con gli operatori e i cittadini per capire se sia possibile introdurre piccoli correttivi migliorativi. Il nostro obiettivo è quello di rendere il più possibile semplice questa misura, andando magari a semplificare alcune procedure burocratiche.
È quello che avete fatto con il Dl agosto?
Con il Dl agosto abbiamo introdotto tre modifiche importanti: abbiamo esteso la definizione di accesso autonomo per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti site all’interno di edifici plurifamiliari, abbiamo semplificato la procedura di approvazione dei lavori in condominio e abbiamo limitato la verifica dello stato legittimo dell’immobile per i lavori sulle parti comuni degli edifici plurifamiliari sulle sole parti comuni. In questo modo, abbiamo allargato ancora di più la platea dei potenziali beneficiari ed evitato limitazioni per chi era in regola nel condominio.
Le imprese edili sono pronte a gestire l’opportunità di mercato che avete aperto?
Il mondo dell’edilizia sta rispondendo molto bene: negli ultimi tre mesi sono nate 5 mila imprese in più nel settore dell’edilizia, in termini relativi quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo significa che il superbonus ha creato un forte dinamismo nel settore. Sono sicuro che lo straordinario know how delle nostre piccole e medie imprese saprà utilizzare al meglio questo nuovo strumento.
Negli ultimi tre mesi sono nate 5 mila imprese in più nel settore dell’edilizia, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Basterà per rimettere in marcia il sistema produttivo?
La leva per far ripartire l’economia è sempre legata alla crescita degli investimenti, pubblici e privati. Dobbiamo chiudere definitivamente la stagione dell’austerità e dei tagli lineari che ha dominato lo scorso decennio. Dobbiamo certamente rendere sempre più efficiente la pubblica amministrazione, e su questo siamo recentemente intervenuti con il Dl Semplificazioni, ma allo stesso tempo dobbiamo rilanciare l’idea di uno Stato che sostiene il tessuto produttivo con misure espansive e anticicliche. Il superbonus è un modo per far aumentare gli investimenti in maniera rapida, in quanto lo Stato stanzia le risorse ma poi delega al privato l’esecuzione dei lavori.
A proposito di delega al privato. Tra amministratori di condominio, ingegneri e tecnici, costruttori e imprese, istituti di credito e intermediari finanziari: sono davvero molte le figure chiamate a collaborare. Come va il dialogo con queste categorie?
Questa misura funzionerà se la parola competizione verrà accompagnata nelle relazioni economiche dalla parola cooperazione. Il superbonus è uno strumento nuovo, potente, che richiede però una forte collaborazione tra diversi agenti. Lo Stato e i privati, i tecnici e i condomini, gli amministratori di condominio e le imprese, gli ingegneri e i costruttori, etc. Abbiamo bisogno che tutte queste realtà cooperino per raggiungere lo stesso obiettivo: far ripartire l’economia riducendo l’impatto ambientale delle nostre case. Noi stiamo facendo, faremo di tutto per facilitare questo dialogo, interloquendo con tutte le realtà: cittadini e imprese.
Che tipo di attenzione vi aspettate dal mondo del management?
I manager sono la colonna portante del nostro tessuto produttivo. Fanno da raccordo tra la proprietà e l’operatività delle imprese e svolgono un ruolo incredibile proprio nel settore delle costruzioni, sia nelle piccole imprese, dove spesso manager e imprenditore coincidono, sia in quelle più grandi. Io credo che il superbonus sia una grande occasione per incrementare la redditività e la solidità patrimoniale delle imprese. La capacità, l’ingegno e la rapidità dei manager svolgeranno un ruolo fondamentale, proprio perché il superbonus richiede una certa capacità organizzativa e di coordinamento. Le imprese che per prime riusciranno in tempi brevi a presentarsi sul mercato con un pacchetto completo, potranno cavalcare un’onda di lavoro davvero considerevole.