4150

Comuni fuori dal comune

Andiamo alla scoperta di due piccoli centri della Sardegna impegnati in progetti di eccellenza per lo sviluppo di reti intelligenti di distribuzione dell’energia

In Sardegna ci sono due Comuni fuori dal comune, Benetutti e Berchidda, che rappresentano modelli d’avanguardia per la gestione dell’energia, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Grazie al supporto della Regione Sardegna, il Comune di Benetutti, già proprietario della rete di distribuzione dell’energia elettrica del suo centro abitato, è riuscito ad acquisire anche l’infrastruttura elettrica presente nell’area rurale del suo territorio. Oggi è quindi impegnato nel perfezionamento di interventi infrastrutturali sull’intera rete comunale, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la piena autosufficienza energetica. Nel dettaglio, il Comune intende realizzare una smart grid che permetta la condivisione dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici presenti su tutto il territorio comunale.  «Siamo in fase di rifinitura del progetto esecutivo della smart grid, – ci racconta Rosolino Sini, responsabile dell’azienda elettrica comunale di Benetutti – i cittadini che vorranno partecipare potranno beneficiare dei gruppi di accumulo della smart community e della distribuzione intelligente dell’energia, con un notevole abbattimento degli oneri di sistema e di trasporto».

Il Comune di Berchidda guarda invece al futuro con il progetto “Berchidda 4.0”, pensato per valorizzare il ruolo del cittadino prosumer (produttore-consumatore) e frutto della collaborazione con l’Università di Cagliari. «Il progetto – spiega Andrea Nieddu, sindaco di Berchidda – mira alla produzione distribuita di energia da fonte rinnovabile, utilizzando anche i tetti degli edifici, con sistemi di accumulo concentrato e distribuito, gestiti secondo il paradigma smart grid. Sono già in corso lavori di ammodernamento della rete elettrica, grazie a 1,5 milioni di euro di risorse della Regione Sardegna e comunitarie. Intendiamo proseguire con la creazione di partnership pubblico-private e attuare il nostro piano d’azione utilizzando, al contempo, i canali di finanziamento europei. L’importo totale per finanziare il progetto Berchidda 4.0 è di circa 4 milioni di euro».

Il progetto “Berchidda 4.0” mira alla produzione da fonte rinnovabile, utilizzando anche i tetti degli edifici, con sistemi di accumulo concentrato e distribuito

I cittadini che vorranno partecipare a questo processo di trasformazione dovranno dare la disponibilità di utilizzo delle coperture di abitazioni o edifici industriali e commerciali, per la realizzazione di impianti fotovoltaici la cui produzione energetica sarà destinata all’autoconsumo. «L’impiego del tetto sarà remunerato dal risparmio conseguito dal cittadino – chiarisce il sindaco Nieddu – e, in funzione dell’autoconsumo, si avranno anche ulteriori benefici economici».

I cittadini saranno inoltre protagonisti di un’interazione costante con il sistema di gestione dell’energia: riceveranno infatti sul loro smartphone una serie di informazioni e richieste sulla base del profilo di consumo e di altri criteri. In aggiunta, saranno realizzati interventi sulla rete al fine di introdurre, tra gli altri, meccanismi di individuazione da remoto dei guasti, con conseguente ottimizzazione della gestione del sistema elettrico. L’insieme degli interventi programmati consentirà una riduzione complessiva dei consumi del 73% sul fabbisogno energetico.

Le esperienze di Benetutti e Berchidda lanciano un messaggio positivo: la transizione energetica ed ecologica del Paese passa dal pieno coinvolgimento delle comunità locali.

< Articolo Precedente Articolo Successivo >