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4.0, molto più di un brand

Se ne parla sempre di più, non manca giorno che le pagine dei nostri giornali, on line e tradizionali, non mettano l’accento sul tema della trasformazione dei modelli di produzione generata dall’introduzione delle tecnologie innovative messe in campo dalle soluzioni e dai sistemi digitali.

Industria 4.0 è diventato il “brand” delle nuove strategie di sviluppo dell’economia industriale adottata dai paesi a più elevato tasso di crescita economica e sociale.

Anche il nostro Paese, secondo in Europa per volumi di produzione del comparto manifatturiero, sta velocemente adottando, anche grazie alla spinta promossa dagli ultimi provvedimenti governativi, le nuove soluzioni offerte dal mercato in grado di innovare le piattaforme tecnologiche abilitanti e l’uso dei nuovi modelli di business.

L’opportunità offerta dal Piano Calenda, incentrata sull’utilizzo del super-iper ammortamento quale conseguenza di un programma di investimenti in tecnologia e formazione, diventa un’occasione imperdibile per il nostro sistema Paese caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di PMI.

Come Federmaanger siamo da tempo promotori di un’azione di sensibilizzazione sia nei confronti delle forze di governo sia nei confronti del mondo imprenditoriale, all’interno del quale esercita il proprio ruolo di governance.

Abbiamo contribuito all’elaborazione del piano Industria 4.0 recepito dalla recente Legge di Bilancio presentando proposte tese alla valorizzazione e alla centralità del ruolo del manager come guida nella scelta delle soluzioni da adottare in ogni processo di trasformazione aziendale. Il manager come figura chiave per la gestione dei nuovi processi produttivi.

Parlare di Industria 4.0 significa comprendere le trasformazioni radicali che saranno introdotte dalla digital transformation dall’introduzione, quindi, delle realtà virtuali, dei big data, dell’intelligenza artificiale e da tutte le soluzioni tecnologiche che ne permetteranno le conseguenti applicazioni, IOT in primo luogo.

Ma sarà fondamentale analizzare e comprendere l’enorme potenziale di dati che scaturiranno dall’innovazione dei relativi processi. Da qui la crescente esigenza di nuove competenze che compenseranno la “moria” di figure professionali non più richieste dal mercato.

I nuovi profili riguarderanno appunto gli analisti di dati, i security manager, i gestori di processi produttivi; caratteristiche, queste, che sono proprie di quello che sinteticamente possiamo definire come Innovation Manager, una figura professionale che la nostra Organizzazione ha preparato e certificato attraverso i propri Istituti di qualificazione e formazione (Federmanager Academy, CDI Manager, Fondazione IDI).

Quando diciamo, con orgoglio, che la nostra Federazione è già in campo per affrontare la sfida dell’innovazione, lo diciamo con la consapevolezza che i manager sono i protagonisti di questa trasformazione alla quale contribuiscono, in modo determinante, con un lavoro continuo che deriva dall’esperienza maturata in contesti aziendali che fanno dell’innovazione la primaria missione.

Guelfo Tagliavini, 

Consigliere Nazionale Federmanager con delega a “Industria 4.0”

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LA COMMISSIONE FEDERMANAGER

La Commissione Industria 4.0 è uno dei 5 tavoli di lavoro che Federmanager ha avviato nel corso del 2016 al fine di contribuire con studi, proposte, contributi diretti e competenze alla definizione e allo sviluppo delle policy più innovative riguardanti i principali settori dell’industria italiana. La Commissione Industria 4.0 ha da sempre partecipato al dibattito intorno al tema della cosiddetta smart manifacturing e della trasformazione digitale dei processi industriali, consapevoli di poter avere un ruolo essenziale negli sviluppi futuri. Sia dinanzi alle Commissioni riunite Attività Produttive e Trasporti della Camera dei Deputati, in sede di audizione parlamentare, sia nel corso di incontri istituzionali con i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, la Commissione Industria 4.0 ha da sempre ribadito che gli sforzi si debbono concentrare in un recupero della managerialità del tessuto produttivo. La Commissione ha apprezzato il Piano Industria 4.0 e la serie di interventi in Legge di Bilancio che ne hanno definito la piena attuazione. I componenti del gruppo sono tutti manager associati all’Organizzazione che scelti per la specificità dei profili curriculari e l’esperienza maturata nel settore.