Con l’obiettivo di contribuire a rendere più competitive le imprese e rilanciare il Paese attraverso le competenze manageriali, nel 2017 è nata 4.Manager.
La lungimiranza di tale scelta è ancora più evidente in questo periodo di emergenza sanitaria e sociale, dove è fondamentale non disperdere il patrimonio manageriale e valorizzare sempre di più le competenze come leva per la crescita dell’economia e del nostro sistema produttivo.
Sin dall’inizio 4.Manager ha avuto una strategia chiara e un’azione strutturata, incardinata su tre assi fondamentali: politiche attive, cultura d’impresa e sviluppo della managerialità.
Sin dall’inizio 4.Manager ha avuto una strategia chiara e un’azione strutturata, incardinata su tre assi fondamentali: politiche attive, cultura d’impresa e sviluppo della managerialità
Inoltre, accanto a questi assi portanti dell’azione associativa l’iniziativa di 4.Manager ha tenuto in considerazione importanti driver che potessero accelerare il processo di promozione delle competenze: l’Europa, i territori, un Osservatorio permanente sul mercato del lavoro dei dirigenti, la previdenza, il monitoraggio degli incentivi, e la formazione per i manager inoccupati.
In Europa 4.Manager, insieme all’Apec francese, è tra i pochi, per non dire unici, ad avere una visione organica e una strategia articolata per accrescere la competitività delle imprese attraverso lo sviluppo delle competenze dei manager.
Avviare politiche attive del lavoro concrete, che potessero rispondere alle esigenze di imprese e manager, è stata forse la sfida più ambiziosa su cui ha puntato l’associazione per dare un importante segnale alle istituzioni pubbliche e innescare un circolo virtuoso.
4.Manager è l’esempio che la bilateralità associativa può essere un valore aggiunto e una soluzione per stimolare le politiche attive.
4.Manager ha quindi coordinato e sostenuto la realizzazione di circa 40 progetti sia a carattere nazionale sia a vocazione territoriale, con un impegno finanziario notevole. Le iniziative attivate hanno cercato di far incontrare il mondo dei manager e delle imprese per colmare gli skill gap, per facilitare il reinserimento lavorativo di tanti colleghi e per far fare il salto di qualità alle Pmi con progetti industriali di valore.
Circa 200 manager sono stati contrattualizzati o sono in fase di contrattualizzazione per collaborare in azienda e rendere le imprese più competitive e le filiere più strutturate. Ma la notizia più bella è che alcuni di questi manager, talvolta agganciando gli incentivi pubblici (ad esempio i voucher innovation manager del Mise), hanno continuato a collaborare con le aziende perché per entrambi è stata un’esperienza di accrescimento culturale, economico e professionale.