Il 25 maggio 2018 l’Italia non aveva ancora un governo. Aveva un contratto sottoscritto tra le forze politiche premiate dal voto degli elettori. Un contratto di cui si discuteva molto, che aveva cambiato già molte versioni e che ancora oggi non è chiaro con quali modalità e priorità verrà attuato dall’esecutivo in carica.
A un mese di distanza dalla nostra Assemblea nazionale, è bene ricordare che in quei giorni l’attenzione generale si concentrava anche sui mercati, con lo spread tra titoli italiani e tedeschi in risalita e voci di rischio di speculazioni finanziarie sul nostro Paese.
La più conclamata di tutte le questioni era certamente l’Europa.
Euro sì, euro no la dicotomia più chiacchierata, accanto alle incognite sul congelamento dell’aumento dell’Iva e sul mantenimento dei vincoli comunitari.
Mondo politico e mondo economico erano in subbuglio, come avviene tipicamente nelle fasi di transizione. Oggi che la cosiddetta Terza Repubblica ha avuto il via, possiamo riconoscere la lungimiranza del management industriale che nel corso della sua Assemblea annuale ha saputo ribadire principi, valori e posizioni di apartiticità.
In particolare, possiamo condividere l’opportunità di trovare assegnato uno spazio di dialogo alle maggiori rappresentanze politiche, che hanno offerto un contributo di sintesi trasversale ai lavori dell’Assemblea.
I video che presentiamo qui a fianco riproducono questi brevi interventi con l’obiettivo di aver conto delle loro espressioni e di renderle note a chi non ha potuto seguire la diretta streaming dell’evento.
Si scoprirà tra l’altro che, un mese dopo l’Assemblea, alcuni degli ospiti di Federmanager oggi svolgono ruoli decisivi in Parlamento, avendo assunto in taluni casi incarichi di guida delle Commissioni parlamentari.
In questo contesto, si noterà, ha avuto centralità anche la politica territoriale, che per la Federazione dei manager rappresenta un interlocutore privilegiato nel’attuazione delle attività e degli interventi.
Altrettanto importante la presenza dei vertici delle organizzazioni datoriali di Confindustria e Confapi, che condividono una strategia di impegno per lo sviluppo del sistema produttivo che passa anche attraverso la valorizzazione del ruolo del management.
Tutto questo nella splendida cornice del Museo MAXXI di Roma, centro di arte, architettura e creatività del XXI secolo, location aperta all’incontro tra culture, allo studio e all’innovazione.
Un luogo che, con le sue ampie vetrate e le pareti curvilinee, ha cinto di un’atmosfera di futuro gli oltre 300 manager presenti.
*giornalista professionista, vice direttore Progetto Manager