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Tempo di bilanci

Formazione, partecipazione e networking. Questi i driver che riassumono i risultati raggiunti da Federmanager nel 2019, dalla certificazione delle competenze BeManager al rinnovo del Ccnl, per sviluppare una nuova cultura d’impresa e dare nuova linfa al management

Fine anno, è tempo di bilanci. Prendo spunto dal documento di Bilancio sociale di Federmanager che ripercorre, sintetizzandoli, i risultati ottenuti nell’anno passato. È un documento che compie la funzione di specchio, utile a veder proiettate davanti a sé le aree di crescita e quelle di miglioramento. Relazioni industriali e istituzionali, presenza sui media, iniziative e attività sociali, oltre ovviamente ai dati economici, costituiscono le sfaccettature di un disegno unitario che riguarda Federmanager, ma anche tutto il sistema.

Nel corso del 2018, infatti, è stato consolidato il dialogo con istituzioni, forze politiche e sociali, imprese, nel solco di un’attenta attività di lobbying. Un dato su tutti: abbiamo organizzato 189 incontri istituzionali, di cui 54 con esponenti politici e del governo, e 71 con rappresentanti di vertice delle aziende.

Abbiamo notevolmente intensificato le nostre attività di comunicazione anche e soprattutto sui nuovi media, cruciali per potersi davvero sentire al centro del dibattito nazionale. I numeri confermano: nel 2018, 3.285 articoli su carta stampata e web hanno citato Federmanager; siamo stati seguiti da 14 mila follower sulle diverse piattaforme social e il mensile Progetto Manager è stato letto da 47 mila lettori online e da 6.500 lettori in versione cartacea.

Parliamo quindi sempre più al Paese, un’ulteriore ragione per cercare di fare meglio, offrendo risposte efficaci ai fabbisogni del management. A partire dai nuovi driver della rappresentanza: formazione, partecipazione e networking sono gli ingredienti essenziali per attrarre i giovani manager.

Le solide basi poste nel 2018 sono state decisive per raggiungere anche quest’anno risultati importanti. Uno su tutti: il rinnovo del Ccnl firmato a fine luglio 2019. Un obiettivo raggiunto grazie a una trattativa condotta con Confindustria che ha permesso di intervenire efficacemente su temi come welfare, politiche attive e pari opportunità; mantenendo contestualmente l’attenzione su priorità come parametri retributivi e tutele fondamentali, come quelle per malattia e non autosufficienza.

Il Ccnl abbraccia una visione basata sull’alleanza tra imprenditori e manager per lo sviluppo di una nuova cultura d’impresa. Una visione che, partendo dalle tutele contrattuali, ha posto le basi per relazioni stabili e per un’attuazione concreta in azienda.

Infine, ma non da ultimo, il successo del progetto di certificazione delle competenze manageriali BeManager. Nella prima edizione abbiamo certificato ben 300 manager in 4 differenti profili. Quest’anno abbiamo rilanciato, aggiungendo il quinto profilo del manager per la sostenibilità. Proseguiamo con la soddisfazione di veder presenti nell’elenco degli Innovation Manager istituito dal Mise già 222 nostri colleghi, che sono a disposizione delle imprese che, approfittando del voucher introdotto dalla legge di Bilancio 2019, scelgono di avvalersi di quelle competenze manageriali su cui Federmanager mette un bollino di qualità. Si tratta di un dato in continuo aggiornamento che individua il grande bacino di professionisti che stiamo valorizzando. Competenze che sono a servizio delle imprese e dell’intero Paese.

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