1680

Soluzioni brillanti

130 ragazze e ragazzi provenienti da 63 Paesi. 100 progetti innovativi selezionati tra oltre mille. Un solo obiettivo: sconfiggere la crisi climatica promuovendo approcci sostenibili e inclusivi.

Sparking Solutions” è il titolo della terza edizione di Youth4Climate, l’iniziativa globale promossa dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) che, dal 17 al 19 ottobre, ha richiamato a Roma 130 giovani under 30 provenienti da ogni angolo del mondo.

Dall’Africa alla Cina, passando per il Pakistan fino ad arrivare alle isole Fiji, quando si tratta di affrontare la crisi climatica, tra le principali problematiche del nostro tempo, per le giovani generazioni diventa fondamentale essere incluse nel dibattito e far sentire la propria voce. E ci stanno riuscendo.

Durante la tre giorni della manifestazione, nata con lo scopo di promuovere approcci innovativi all’azione per il clima, questi carismatici under 30 hanno presentato i loro lavori “più brillanti”: 100 soluzioni, selezionate tra 1.143, per un ambiente sostenibile, inclusivo e sicuro.

Una preziosa opportunità di confronto, dialogo e condivisione di idee con istituzioni nazionali e internazionali, per portare avanti proposte concrete finalizzate a contrastare il cambiamento climatico.

«Con Youth4Climate – ha affermato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – l’impegno dell’Italia a sostegno dei giovani nella lotta per il clima è ancora più forte. È gratificante sapere che i ragazzi che hanno preso parte a questa iniziativa abbiano un approccio orientato alla proposta piuttosto che alla protesta, ovvero a dare il loro contributo di conoscenza e sensibilità a favore di un mondo migliore. Il prossimo passo – prosegue – è la nostra partecipazione alla Cop28, durante la quale sosterremo le soluzioni presentate e lanceremo il bando per i progetti del prossimo anno».

Questi giovani vogliono difendere il pianeta in cui vivono, combattendo le diseguaglianze e lavorando a una stabilità che vada oltre le emergenze

Sì, perché la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre, può rappresentare un trampolino di lancio per i 48 vincitori delle quattro aree che il bando di questa edizione ha previsto: sostenibilità urbana, energia, educazione l’agricoltura e alimentazione. 48 proposte confezionate in un documento che verrà presentato ai “grandi” della Terra. 48 ragazzi che hanno ottenuto un finanziamento di 20000 dollari per dare forma ai loro sogni. Sono ragazzi come Isaac Chiumia dal Malawi che ha ideato una stufa che promette di far risparmiare tonnellate di emissioni di Co2 all’anno rispetto alla cucina tradizionale. O come Errachid Montassir dal Marocco con il suo progetto “Seed of life” in grado di promuovere i benefici dell’arboricoltura attraverso la piantumazione di alberi da frutto biologici. E ancora Kantuta Diana dalla Bolivia che con il suo “Lac Network of indigenous youth si propone di fondare la prima scuola di diritti e politiche dei giovani indigeni in lingua aymara, spagnola e inglese.

Questi giovani sanno davvero ciò che vogliono e sono determinati a ottenerlo. Vogliono difendere il pianeta in cui vivono, combattendo le diseguaglianze e lavorando a una stabilità che vada oltre le emergenze. Con questi progetti intendono ridare speranza ai propri concittadini, facendo capire loro che solo attraverso più solidarietà e cooperazione si può fare la differenza.

< Articolo Precedente