“Il welfare aziendale è un fattore strategico per la produttività e la competitività delle imprese, così come lo sono la salute e il benessere di coloro che ne fanno parte e, se strutturato strategicamente e orientato al corporate wellbeing, si conferma una leva chiave per la crescita economica e sociale del Paese” afferma Valeria Bucci, AD e DG di Praesidium SpA, aggiungendo: “Welfare significa benessere, vuol dire far stare bene le persone e ad oggi costituisce un insieme di politiche sociali volte a garantire a tutte le persone assistenza e benessere”.

Questa è la visione di Praesidium, società del sistema Federmanager, broker di riferimento del Fondo sanitario integrativo Assidai, che progetta e gestisce programmi di welfare aziendale e individuale dedicati a dirigenti, quadri, professional, pensionati e alle loro famiglie.
Con un’ampia gamma di soluzioni ed un servizio di consulenza personalizzato e flessibile, Praesidium soddisfa sia le esigenze della singola persona sia quelle delle aziende che desiderano tutelare e promuovere il loro management: i piani di welfare formulati da Praesidium sono pensati per rispondere a ogni tipo di esigenza e sono rivolti a tutta la classe dirigenziale, in servizio o in pensione, adattandosi facilmente ai diversi ambiti di interesse.
Ma ad oggi, di cosa ha bisogno la classe manageriale per stare bene e cosa può offrire un’azienda come Praesidium per attrarre i migliori talenti?
“Grazie ai servizi offerti e al supporto costante di Praesidium, le figure manageriali hanno la sicurezza di tutelare il proprio percorso professionale, salvaguardare la propria salute, proteggere l’ambito familiare, migliorare la propria sfera privata. Praesidium pone al centro della sua azione manager e i loro cari: comprendere le loro necessità, in un mondo in continua evoluzione, ha portato all’apertura di un canale di ascolto diretto con la categoria, ma ancora prima con le persone che la costituiscono” sottolinea Valeria Bucci.
Ma il welfare aziendale si può legare anche al concetto di motore di ricerca: “La capacità di attivare un effetto moltiplicatore, rende il welfare aziendale un asset imprescindibile per affrontare le sfide macroeconomiche e sociali contemporanee, con un impatto che si estende dalla produttività aziendale all’inclusione e alla resilienza collettiva” sottolinea il Presidente di Praesidium SpA, Giacomo Gargano, aggiungendo: “l’economia sociale, con la sua capacità di bilanciare obiettivi economici e sociali, trova nel welfare aziendale un pilastro per tradurre in azioni concrete i principi di solidarietà e responsabilità condivisa. L’evoluzione del welfare da sistema accessorio a corporate wellbeing ne amplia la portata strategica, trasformandolo in uno strumento integrato che abbraccia salute mentale e fisica, conciliazione vita-lavoro, previdenza e inclusione. Questo passaggio riflette una visione più ampia, in cui il benessere individuale e collettivo diventano un fattore chiave per la competitività delle imprese e la tenuta economica complessiva”.

Attraverso ad un’attenta analisi delle esigenze, delle preoccupazioni e delle speranze della classe manageriale italiana, Praesidium può dunque ogni giorno realizzare e promuovere soluzioni taylor made che garantiscono benessere e serenità; con la propria rete di welfare manager geolocalizzata su tutto il territorio, è stata diffusa tra i “colleghi” e quindi presso le imprese, la cultura del welfare aziendale di origine contrattuale e non nell’esclusivo interesse della dirigenza industria. L’aspetto centrale della diversità che differenzia Praesidium dai competitor è la peculiarità del contesto captive in cui si muove: l’appartenenza, infatti, al sistema Federmanager connota Praesidium come interlocutore privilegiato delle imprese industriali nell’ambito dell’assistenza.
Praesidium a luglio 2025 compie 20 anni: quattro lustri di storia con 80 milioni di premi intermediati ne fanno oggi stabilmente uno tra i player più importanti nel settore della sanità integrativa aziendale per la classe manageriale.
Etica, trasparenza, onestà intellettuale e rispetto: questi i valori che guidano Praesidium nell’offerta dei piani di welfare. Valori che nel corso degli anni hanno premiato le diverse attività, con un trend in costante crescita che ha portato la società a ottenere il miglior margine del mercato di riferimento in un contesto captive.
“La ventennale esperienza ci porta ad affermare convintamente che un problema comune per le aziende è infatti quello di effettuare notevoli investimenti nei piani di reward, senza riuscire spesso a trasferirne l’effettivo valore: alcuni benefit risultano sottoutilizzati, altri invece non vengono addirittura percepiti. Realizzare un piano di welfare efficace richiede analisi dei fabbisogni, comunicazione, coinvolgimento e gestione; questo soprattutto perché la composizione della popolazione lavorativa si è modificata negli ultimi anni” sottolinea Valeria Bucci, e aggiunge: “Per offrire un’ulteriore garanzia sul valore dei servizi proposti, Praesidium si è dotata di un Sistema di gestione Qualità certificata in base alle norme Uni En Iso 9001:2015, rilasciata da Rina, per la progettazione ed erogazione di servizi di brokeraggio e consulenza assicurativi. Le ragioni che hanno spinto Praesidium a dotarsi di un sistema di gestione per la qualità nascono dalla volontà di perseguire alcuni importanti obiettivi: migliorare nel tempo la capacità dell’azienda di rispondere alle esigenze dei clienti; identificare i processi di natura gestionale in grado di mantenere elevata l’attenzione alla soddisfazione del cliente; stabilire una serie di procedure a supporto della direzione aziendale per il costante accrescimento della professionalità di tutto il personale, mediante azioni di responsabilizzazione e sensibilizzazione al sistema di gestione della qualità. La certificazione ottenuta sottolinea il nostro costante impegno per garantire i migliori servizi alla categoria manageriale di ieri, di oggi e di domani”

Le imprese possono dimostrare come il welfare aziendale sia un motore di innovazione sociale: attraverso interventi mirati e radicati sul territorio, queste imprese possono contribuire a ridurre le disuguaglianze, promuovere l’inclusione e creare valore condiviso, sostenendo al contempo lo sviluppo economico e sociale. Tale posizionamento può rendere il welfare aziendale non solo un investimento sul capitale umano, ma anche un elemento di trasformazione culturale e strutturale, capace di rispondere alle esigenze di una società sempre più complessa e interconnessa.
Ma vi è un ulteriore punto fondamentale, cioè quello di alleggerire il peso sulle istituzioni pubbliche: come sottolinea infatti il Presidente Gargano, “il welfare aziendale, come strumento di integrazione al sistema pubblico, si configura come una risorsa indispensabile per affrontare le carenze strutturali del welfare statale. Un esempio è dato dal sistema sanitario italiano, messo a dura prova dall’aumento della domanda e dalla riduzione delle risorse pubbliche che può trovare sollievo attraverso iniziative private che promuovono la prevenzione e la salute. Tuttavia, riferirsi al solo sistema sanitario appare riduttivo. C’è anche un effetto sul benessere dei lavoratori in quanto si attiva un effetto moltiplicatore che promuove coesione sociale e sostenibilità e sul piano personale, le politiche di wellbeing migliorano la salute e il benessere psicofisico. Attraverso programmi strutturati di prevenzione sanitaria, supporto psicologico e promozione di stili di vita sani, si riducono lo stress e l’assenteismo, favorendo il work-life balance. Parallelamente, l’investimento delle imprese nella formazione continua arricchisce il capitale umano, promuovendo la crescita personale e professionale. Non si limitano a migliorare le condizioni dei lavoratori, ma generano ricadute positive sull’intera collettività. Strumenti di welfare aziendale a supporto della conciliazione vita-lavoro, come lo smart working, contribuiscono inoltre alla sostenibilità ambientale.”
Concludendo, è importante sottolineare come i nuovi modelli organizzativi pongono al centro la persona, promuovendo stili di leadership orientati al benessere e all’apprendimento continuo; questo comporta per Praesidium non solo l’adozione di metodologie formative innovative, ma anche l’adozione di tutte quelle misure volte a garantire la parità di genere nel contesto lavorativo per la progettazione ed erogazione di servizi di brokeraggio e consulenza assicurativa. Non a caso, proprio nel 2024 Praesidium ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, un importante riconoscimento in termini di impegno sulle tematiche della diversity & inclusion. “La valorizzazione e l’attenzione alle persone e la loro unicità sono parte integrante del Dna di Praesidium» dice Giacomo Gargano, “per raggiungere questo obiettivo è stato fondamentale sviluppare le potenzialità di ciascuna persona, valorizzando le diversità e le capacità al fine di generare un impatto positivo, coerentemente con la vision e la mission della nostra società, grazie soprattutto ad un sistema di governance sempre più attento a queste tematiche”.
