Nel mese di gennaio Vises ha avviato le attività del progetto “Un’impresa che fa scuola: Apprendere x riprendere”, l’intervento sostenuto con i fondi della raccolta Federmanager promossa all’indomani del sisma che nel 2016 ha colpito le popolazioni del centro Italia.
Un Progetto inserito nei percorsi di Alternanza scuola lavoro di tre Istituti superiori – il Liceo scientifico Einstein di Teramo, l’IPSEOA di Cingoli (MC) e l’Istituto tecnico Rosatelli di Rieti – che ha l’obiettivo di accompagnare i 60 ragazzi coinvolti in un percorso di sviluppo di competenze, attitudini e strumenti utili per la loro realizzazione personale e per il proprio futuro lavorativo.
L’esperienza porterà ciascuna delle tre classi coinvolte a dare vita ad una “mini-impresa” che risponda a bisogni del mercato ancora insoddisfatti, sperimentando il problem solving, la creatività, la comunicazione efficace, ma soprattutto cosa significhi aprirsi al lavoro di gruppo. La creazione delle imprese didattiche, infatti, è considerata in Europa come una delle più efficaci esperienze imprenditoriali che possono essere realizzate a scuola, una metodologia didattica innovativa che ha lo scopo di arricchire il processo di apprendimento.
Fin dai primi momenti i ragazzi e i loro insegnanti sono stati chiamati a mettersi in gioco e ad agire; nel corso del primo incontro sono state esplorate le ricchezze di ciascuno, quelle personali e quelle che l’appartenenza al gruppo classe e alla scuola potevano offrire, in modo da avere a disposizione una prima valutazione delle risorse utili per cominciare il loro percorso di creazione.
Fin da subito emerge forte quanto siano importanti per i ragazzi, il mondo della scuola e i legami familiari che vengono rappresentati come le reti di riferimento cui attingere sostegno, conoscenze e strumenti.
Il momento successivo del percorso ha preso avvio proprio dalle idee di impresa che gli studenti hanno elaborato suddivisi in sottogruppi.
Le idee imprenditoriali sono state sviluppate in autonomia e raffinate attraverso la cooperazione e il dialogo con altri studenti, con gli insegnanti e con i mentori.
La presenza dei mentori identificati dalle sedi Federmanager di Lazio, Marche e Abruzzo è stata il valore aggiunto fin da questa prima fase di lavoro. Rappresentano infatti il legame, la relazione importante con il mondo e gli attori del lavoro e delle imprese. Il loro ruolo è quello di accompagnare i ragazzi, offrendo esperienza e competenze specifiche, orientamento e supporto, incoraggiamento e messa in guardia verso rischi e difficoltà, ma soprattutto quello di offrire consigli senza imposizione.
Un rapporto che arricchisce sia i ragazzi che i mentori, perché offre ai primi un assaggio di quali siano gli atteggiamenti e le competenze che il mondo del lavoro si aspetterà che possiedano e ai secondi, i manager, un punto di vista privilegiato ed uno sguardo sul futuro da portare nelle aziende.
Gli studenti hanno – sino a qui – elaborato e condiviso alcune idee di impresa che tengono naturalmente conto del percorso di studi che stanno seguendo, delle eccellenze del proprio territorio, rileggendoli alla luce della creatività e delle nuove tecnologie.
La classe 4PA pasticceria dell’IPSEO Varnelli di Cingoli, ad esempio, ha immaginato prodotti o servizi che valorizzano la tradizione culinaria e i prodotti tipici locali, sposandola con tematiche attuali come la celiachia e gli stili di vita vegan; gli studenti della 3BA biotecnologie del Rosatelli di Rieti hanno immaginato di dare vita ad un’App per la sicurezza nei laboratori o a prodotti cosmetici basati sull’olio della Sabina, eccellenza locale; i ragazzi della 3B del Liceo scientifico Einstein di Teramo si stanno confrontando sulla creazione di servizi on line per studenti o la realizzazione di un videogioco.
In vista dei prossimi incontri, i ragazzi dovranno cercare di perfezionare in autonomia le diverse idee di impresa ma con il supporto dei docenti che hanno in questo modo la possibilità di integrare i programmi didattici con i contenuti e le esperienze del percorso di ideazione della mini impresa scolastica e utilizzare nuove metodologie e strumenti di insegnamento e di valutazione delle competenze acquisite.
Quest’ultimo momento, quello della valutazione formativa da parte degli insegnanti, viene arricchito con nuovi elementi che nascono grazie alla possibilità di vedere i propri studenti agire in un contesto nuovo, informale, lontano dalla didattica tradizionale permettendo l’emergere di punti di forza, risorse, attitudini inaspettati.
Tutte le idee sviluppate finora presentano ottimi elementi che possono essere ulteriormente approfonditi e valorizzati, anche grazie al lavoro in atto di combinazione di alcune proposte tra di loro. La riflessione che potrà generarsi da questo scambio tra pari porterà a idee di impresa più forti.
Nel prossimo mese di aprile i ragazzi saranno chiamati a presentare ai mentori le loro idee di impresa per identificare quali saranno le tre da avviare con il capitale sociale messo a disposizione dal progetto Apprendere x riprendere.
To be continued….