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ITALI: il meeting dei giovani leader

Lo abbiamo chiamato ITALI perché volevamo conferire la giusta attenzione al nostro Paese e alle sue persone. Il Meeting dei Giovani Manager che si è svolto a Venezia Mestre è nato così, dal desiderio di richiamare quel moto di ammirazione verso l’Italia che noi dirigenti, che lavoriamo più all’estero che a casa nostra, riconosciamo negli occhi e nelle parole di colleghi e controparti stranieri.

Abbiamo voluto fare appello all’italianità del management, che significa creatività, capacità, genio e applicazione del talento, sapendo il valore che essa racchiude, con l’orgoglio di farlo emergere.

Ma ITALI è anche l’acronimo di Innovative and Technologically Advanced Leadership for Italy, che qualifica la leadership che dovremo garantire per restare in pista nella competizione globale. Siamo spesso in basso nelle classifiche internazionali per burocrazia, sistema fiscale, corruzione e via dicendo. Non siamo tra i primi al mondo anche in termini di Pil, finanza pubblica, attrazione di capitali.

Tuttavia, sta a noi decidere cosa fare, ovvero se restare lì a guardare la luna dal pozzo, dove forse a volte ci collochiamo, oppure, con le unghie e con i denti, scalare le pareti verticali e arrivare in cima.

Con le nostre migliori energie, ovvero con i componenti del Coordinamento Giovani che ha tanta voglia di fare e con i migliori 40 giovani manager italiani, che abbiamo individuato durante l’anno 2017 e poi portato a Venezia, stiamo lavorando nella direzione del cambiamento e della partecipazione.

Il Coordinamento Giovani ha scelto di concentrare l’azione su tre aspetti che contribuiscono alla visione di ITALIA che abbiamo e che rappresentano tematiche fondamentali per restare al passo con le trasformazioni industriali:

  • Le persone al centro, un tema di cui abbiamo già discusso al seminario di Padova che il Gruppo Giovani ha promosso lo scorso luglio parlando di idee e start up. Ovvero coltivare, far crescere e ritenere i nostri giovani più talentuosi. Solo dall’uomo, riteniamo, possono derivare in ogni campo le idee vincenti e parlare di questo vuol dire parlare del futuro delle aziende ma dell’intero sistema Paese.
  • Digital transformation; in questo campo, con la rivoluzione digitale che la fa da padrona, bisogna attrezzarsi su applicazioni dirompenti che ne derivano e di cui già vediamo gli effetti. Per esempio, la cybersecurity, che è stata oggetto del seminario che abbiamo realizzato in settembre presso l’Università di Bari. Dobbiamo ragionare sull’impatto delle nuove tecnologie, sulle imprese e sui processi che come management siamo chiamati a governare.
  • Guardare al mondo, ovvero “going global”. Questa ultima tematica è colta sia nell’ottica di conquistare mercati all’estero sia come capacità di saper attrarre risorse nel nostro Paese, da far crescere in Italia.

Con i 50 e più colleghi che hanno partecipato ai tavoli di lavoro del Meeting abbiamo condiviso il fatto che le due leve più libere e forse immediatamente attivabili per rilanciare l’economia italiana sono costituite dagli investimenti (e quindi parliamo di imprese) e dall’export, mentre gli altri fattori (consumi e spesa pubblica) probabilmente richiedono un maggior lavoro di aggiustamento.

Le idee che abbiamo elaborato nei tavoli di lavoro stanno confluendo in un documento di confronto che offrirà un quadro di proposte per le Istituzioni e il Paese per dominare i nuovi cambiamenti ed esplorare le opportunità legate ai nuovi trend. Sono innanzitutto linee di intervento, che immaginiamo utili a riorientare i paradigmi formativi tradizionali e favorire lo sviluppo delle competenze funzionali al cambiamento organizzativo in chiave tecnologica, approfondire le direttrici di sviluppo della digital transformation e individuare le migliori modalità per operare in modo globale.

Cliccando qui è possibile rivivere i momenti, alcuni davvero emozionanti, che hanno caratterizzato il nostro evento, tra cui, certamente, dobbiamo citare il Premio Giovane Manager 2017 con i ragazzi Campioni d’Italia della squadra di basket Umana Reyer Venezia che consegnano i trofei Federmanager ai 10 migliori manager under 44 , premiati a Venezia quali testimoni di un’Italia che ce la fa. Un’iniziativa che individua i nostri migliori giovani leader d’azienda, proponendosi semplicemente di puntare il riflettore sui volti, le competenze e le sensibilità che il nostro Paese può vantare.

*    Coordinatore Gruppo Giovani Federmanager