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Il coraggio della fiducia

Il tema della salute va affrontato con chiarezza: è necessario che sia valorizzato il ruolo del sistema della sanità integrativa insieme a quello del Servizio sanitario nazionale

Veniamo da un lungo viaggio, dentro noi stessi e tra gli affannosi anni della pandemia.

Sono infatti ormai due anni che ci troviamo a fronteggiare un nemico subdolo che sta ciclicamente influendo sulle nostre vite e sulle abitudini sociali e professionali. Un nemico che ha cambiato il rapporto di tutti i cittadini con la salute, senza distinzioni di età. È cresciuta la paura, che solo una tenace e più che lodevole campagna vaccinale sta lentamente fugando: sono oltre 128 milioni le dosi di vaccino somministrate al 31 gennaio 2022, un dato che descrive da solo lo sforzo titanico nella lotta al virus. E in questi ultimi due anni la crisi pandemica e le relative misure di lockdown hanno fortemente inciso sull’accesso ai servizi sanitari. Come riporta l’Ocse, secondo un’indagine condotta a febbraio/marzo 2021, il 23% della popolazione italiana ha riferito di aver rinunciato a un esame medico o a un trattamento necessario durante i primi 12 mesi della pandemia. Questa percentuale fotografa le difficoltà del Paese, che oggi sta riuscendo con coraggio a ripartire.

In merito alla direzione intrapresa, ci confortano infatti le stime sul Pil 2021, che parlano di un +6,5%, e l’autorevole azione del governo Draghi, tesa a realizzare gli obiettivi del Pnrr. La recente conferma del Presidente Mattarella al Quirinale contribuirà inoltre a mantenere alto il livello di fiducia sull’Italia.

Come manager, siamo consci delle sfide che abbiamo di fronte e rispetto alle quali abbiamo messo a disposizione del Paese un contributo importante in termini di competenze e capacità gestionali.

La tutela della salute rientra tra le priorità, anzi è la priorità. Ma è un tema che va affrontato senza ideologia e rispetto al quale è imprescindibile riconoscere l’importanza di valorizzare il sistema della sanità integrativa in affiancamento, o per meglio dire complementarità, rispetto a quello del Servizio sanitario nazionale.

I manager iscritti ai nostri Fondi di assistenza sanitaria sono adesso ancor più consapevoli delle tutele rese disponibili dalle nostre iniziative per un accesso alle cure sanitarie sicuro e soddisfacente.

Il prodotto unico Fasi-Assidai rappresenta la vetta d’eccellenza di questa nostra visione.

Garantisce una copertura sanitaria pressoché totale, rispondente alle esigenze dei manager e si caratterizza per un approccio innovativo, fondato su controllo della spesa, digitalizzazione e semplificazione dei processi, oltre che per un’attenzione all’implementazione delle prestazioni previste dal nomenclatore tariffario. Ma il successo del nostro riconosciuto posizionamento nel panorama sanitario integrativo, si badi bene, dipende anche dalla nostra capacità di innovare e di fare sistema, che ci consente di beneficiare del preziosissimo lavoro svolto da Industria welfare salute (Iws), ulteriore espressione della sinergia tra Federmanager e Confindustria e destinata a diventare la società dei servizi di riferimento per le attività promosse dal Ccnl e dalle iniziative bilaterali. Manager e imprese insieme per mettere la salute al centro della ripresa.

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