Redigere volontariamente un Bilancio Sociale è prassi ormai comune nelle aziende; meno nel mondo associativo e sindacale che si sta man mano adeguando. L’opinione pubblica mostra una sensibilità maggiore rispetto al passato verso gli aspetti etici dell’attività di impresa, richiedendo così ai diversi attori di mostrarsi quali partner affidabili nelle relazioni di scambio attraverso una crescente attenzione a valori etici e di responsabilità sociale. A maggior ragione per le Associazioni come la nostra, la visibilità offerta dal Bilancio Sociale è determinante per la promozione e la condivisione delle proprie attività.
Il Bilancio Sociale è quindi uno strumento straordinario, rappresenta la certificazione della trasparenza, l’elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non in termini strutturali ma morali agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il legame con il territorio e affermarsi come soggetto economico che perseguendo il proprio interesse contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito e, non da ultimo, il soddisfacimento delle legittime aspettative di tutti gli stakeholder.
Arrivato alla sua dodicesima edizione, il Bilancio Sociale 2016 si pone come testimonianza dell’impegno della Federazione a voler fornire una panoramica d’insieme sulle attività dell’anno ma soprattutto a comunicare la vision che guida tanto le scelte di spesa quanto quelle di contenuto.
Una attenta lettura potrà consentire di valutare le attività realizzate nel 2016 e coglierne gli obiettivi di significato. Tra tutti, quello di offrire al management industriale strumenti di crescita, tutele e orientamenti culturali coerenti con le attese, in una prospettiva di “sistema federale”, in cui anche gli Enti e le Società forniscono il proprio contributo. In questo quadro così articolato, la Federazione è riuscita a proporsi alla politica, alle istituzioni e al mondo imprenditoriale come partner con cui è interessante e utile confrontarsi.
La relazione con cui il Presidente federale, Stefano Cuzzilla, apre il Bilancio Sociale 2016 mette ben in evidenza il cambio di prospettiva avviato fin da inizio mandato: Federmanager ha intensificato notevolmente il dialogo con gli interlocutori più qualificati e ha “aperto le sue porte” invitando politici, istituzioni e aziende a discutere delle tematiche più attuali presso la propria sede. Con la costituzione delle Commissioni di settore, una delle novità più rilevanti dell’anno in esame, l’azione propositiva della Federazione è stata maggiormente rafforzata.
I numeri che introducono la sezione delle attività 2016 sono una chiara evidenza di questo cambio di visione: 130 incontri istituzionali, 57 con esponenti del governo o rappresentanti politici, 31 con vertici aziendali, 31 con le parti sociali e 11 con enti e organizzazioni.
Il progetto di riposizionamento avviato dalla Federazione, un piano ambizioso che proseguirà nei prossimi anni, è il cuore dell’intervento del Direttore generale, Mario Cardoni, mentre la nota della Tesoriera, Marina Cima, presenta il senso e gli obiettivi del capitolo relativo allo stato patrimoniale, conto economico e impiego delle risorse economiche.
Infine, dopo le testimonianze degli Enti del “sistema Federmanager”, il documento si conclude con una parte relativa alla “identità” di questa Organizzazione. Una rassegna sui servizi che la Federazione mette a disposizione dei propri iscritti, direttamente o attraverso gli Enti, sull’assetto istituzionale, la governance e la storia della Federazione che ne ripercorre l’attività dal 1945 ad oggi.
Il Bilancio Sociale è consultabile on line sul sito www.federmanager.it ed è disponibile in formato cartaceo inviando una richiesta a federmanager@federmanager.it.
* Relazioni Stampa Federmanager