Biglietto da visita

Il trasporto pubblico urbano alla prova del Giubileo. Un’occasione importante per offrire a Roma un servizio moderno, sostenibile e di qualità. Intervistiamo Giovanni Mottura, Presidente di Atac Spa

Giovanni Mottura, Presidente di Atac Spa

 

Presidente, come si può vincere una sfida come quella del Giubileo per il trasporto pubblico urbano?

Il successo di un servizio di trasporto pubblico urbano è costituito da molte componenti, che coinvolgono diversi soggetti. Atac, in qualità di principale gestore del trasporto in città, ha dato il suo contributo alle “attese giubilari” attivando e promuovendo importanti investimenti sulla flotta e le infrastrutture che sono la base sulla quale costruire un servizio di qualità. Ne ricordo solo alcuni: abbiamo rinnovato i binari di metro A e dato il via al piano di restyling delle stazioni sulla stessa linea, che sarà protagonista dell’Anno Santo, oltre ad aver svolto importanti manutenzioni sugli impianti di traslazione. Per il servizio di superficie, è proseguito il rinnovo della flotta bus, che diventa sempre più green, anche grazie all’avvio dei nuovi bus elettrici da 12 metri, e quest’anno arriveranno anche i primi nuovi tram. Un bel biglietto da visita che la città offre ai suoi visitatori. Ricordo infine che su tutta la rete di trasporto è attivo tap&go, un sistema che permette di pagare il titolo con carte di pagamento. Il contributo di Atac al successo dell’Anno Santo si può riepilogare in questo: aver costruito, con il determinante sostegno del socio Roma Capitale, le condizioni per avere un servizio moderno, sostenibile e di qualità.

Per il servizio di superficie, è proseguito il rinnovo della flotta bus, che diventa sempre più green, anche grazie all’avvio dei nuovi bus elettrici da 12 metri, e quest’anno arriveranno anche i primi nuovi tram

 

Quali misure Atac sta attuando per gestire l’enorme flusso di pellegrini presente e garantire contemporaneamente un servizio efficiente a chi risiede nella città di Roma?

Il nuovo contratto, che abbiamo firmato di recente con Roma Capitale, prevede un notevole aumento del servizio per quest’anno e i prossimi. Una maggiore “quantità” di servizio gioverà sia ai pellegrini che ai cittadini. Atac inoltre collabora in diversi tavoli istituzionali per offrire la propria competenza ed esperienza di lungo corso, nella gestione di grandi flussi di passeggeri nelle infrastrutture di trasporto, alle diverse autorità che sovrintendono l’evento.

Quanto è importante disporre di solide competenze manageriali per gestire un settore complesso come quello della mobilità? E di quali competenze ha bisogno oggi un’azienda come la vostra?

Il trasporto pubblico locale non è mai stato un settore semplice. Ha sempre richiesto precise professionalità e un alto grado di specializzazione. Oggi queste caratteristiche sono, se possibile, ancora più importanti. Il notevole sviluppo tecnologico di questi ultimi decenni ha creato figure professionali nuove, penso ad esempio all’Ict, che prima semplicemente non esistevano. Ci troviamo a gestire servizi sempre più complessi che producono infinite quantità di dati che devono essere gestiti e trasformati in strumenti capaci di generare valore. Quindi disporre di competenze manageriali solide è più che importante: è vitale. In Atac abbiamo costruito una squadra di livello, capace di gestire investimenti per oltre un miliardo di euro, sviluppare oltre 140 milioni di chilometri di servizio, che aumenteranno nei prossimi tre anni, nelle diverse modalità, e servire centinaia di milioni di passeggeri. Nulla che si possa fare senza una preparazione più che opportuna.

In Atac abbiamo costruito una squadra di livello, capace di gestire investimenti per oltre un miliardo di euro e sviluppare oltre 140 milioni di chilometri di servizio

 

Pensando al quadro economico, dal vostro osservatorio, quali opportunità può generare un grande evento come il Giubileo?

In generale ogni grande evento è un volano di opportunità economiche per un territorio. Per Atac l’aumento della domanda di trasporto si traduce in una crescita dei ricavi da traffico, che vediamo in miglioramento e prevediamo possano superare quest’anno i livelli pre-Covid. Come per altre aziende di trasporto, Atac ha subito gli esiti avversi della pandemia scontando una diminuzione della domanda di trasporto. Contiamo che l’esperienza positiva del Giubileo sposti stabilmente sui nostri mezzi anche quella parte di domanda cittadina che ancora usa poco il mezzo pubblico.

Guardando oltre l’appuntamento giubilare, quali sono gli obiettivi che Atac si pone in termini di sostenibilità e innovazione per i servizi legati al trasporto pubblico?

Nel 2026 si completerà la fornitura dei 411 bus elettrici che abbiamo acquistato con fondi Pnrr, che andrà di pari passo con la riconversione di alcuni stabilimenti, che saranno destinati alla cura e alla ricarica di questi bus. Il rinnovamento della flotta prevede una sostanziale trasformazione in ottica green del servizio di trasporto pubblico. Atac erogherà una quota ampiamente maggioritaria di trasporto di superficie a basso impatto ambientale. La maggior parte dei bus saranno elettrici, ibridi o a gas. Il gasolio rimarrà come quota residuale. E questa trasformazione è ormai irreversibile. Sul versante dell’innovazione, Atac sta lavorando per creare un ecosistema sempre più accattivante attorno al cliente, capace di attrarre nuova domanda. Non solo pagamenti smart, ma anche news aggiornate e in tempo reale, stiamo installando oltre 400 pensiline di nuova generazione con servizi avanzati di informazione al cliente, e altrettante paline digitali, servizi sempre più dematerializzati. Prendere il mezzo pubblico deve essere semplice, funzionale, bello. Questa è la chiave del successo.

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